Le Nocciole

Gli insediamenti dei noccioleti ( Corylus avellana) sui monti della catena dei Monte Nebrodi affonda le sue radici in un contesto storico ma anche botanico oltre che tecnico–agronomico risalente alla seconda metà dell’800 in seguito alla crisi della gelsicoltura. I noccioleti dei Nebrodi sono estese per circa 12 mila ettari e con un vastissimo patrimonio genetico, forniscono produzioni do pregio sotto il profilo qualitativo ma sono ancora più importanti sotto il profilo ambientale e paesaggistico-culturale poiché contribuiscono al mantenimento di un paesaggi tipico del territorio. I noccioleti sono presenti soprattutto nei comuni di Tortorici, Ucra, Castell’umberto, Longi, Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia e Sinagra e, in maniera minore nei comuni limitrofi.

Le nocciole che si raccolgono a partire dalla fine di agosto, sono di forma rotonda, particolarmente apprezzata per l'inconfondibile aroma, il delicato sapore e il persistente profumo.

La raccolta avviene esclusivamente a mano lungo scoscesi versanti che sono terrazzati a “Rasuli”. I frutti raccolti vengono deposti in sacche legate alla vita delle raccoglitrici e poi trasportati in magazzini ove vengono asciugate prima della vendita.

Dopo le mandorle sono il frutto più ricco di vitamina E. Sono molto utilizzate nella pasticceria tipica tanto che nella gran parte dei comuni dei Nebrodi si preparano biscotti a base di nocciole (da segnalare le “Ramette” di Longi e la “Pasta Reale” di Tortorici, i “Croccantini” di Ucria e san Salvatore di Fitalia) ma ottimi gelati vengono proposti in tutti i bar (alcuni dei quali insigniti di premi a livello nazionale) del territorio. Da provare anche la granite alla nocciola che da qualche anno ha arricchito il ricco elenco di prelibatezze a base di questo prodotto.