Il sentiero delle sorgenti

L’itinerario si sviluppa sul versante sud del Parco dei Nebrodi in territorio montano di Maniace, posto in una magnifica posizione, in una fertile ed irrigua vallata, al punto di congiungimento di tre torrenti: il Cutò, il Martello ed il Saracena, che scendono dai monti Nebrodi, per confluire nel fiume Simeto. Maniace, luogo di partenza dell’itinerario è facilmente raggiungibile percorrendo la SS 120 da Randazzo o da Bronte. Imboccato il bivio per Maniace la strada passa davanti al noto Castello di Nelson ed attraversato il ponte sul torrente Saracena si immette a sinistra dentro il centro abitato di Maniace. Da qui bisogna percorrere l’unica via principale (c.so Margherito) che conduce alla frazione di Petrosino


L’itinerario ripercorre l’antica via della transumanza tracciata da pastori e contadini provenienti da Tortorici  che, già nella prima metà del XIX sec.,dopo aver superato i rilievi montuosi dei Nebrodi, cominciarono ad affacciarsi sulle terre della Ducea di Nelson in cerca di sussistenza, facendo periodicamente spola tra i loro poderi ed i luoghi di residenza 
L’itinerario parte dalla piazza San Gabriele nella Contrada Petrosino (quota 750 metri s.l.m.) attraverso una strada asfaltata nel primo tratto che diviene a fondo naturale dopo poche centinaia di metri consentendo l'ingresso nel bosco di roverella. Dopo poche centinaia di metri l’ingresso in un cancello indica l’inizio del demanio forestale. 
In questo primo tratto, in leggera salita, si incontrano le prime sorgenti d’acqua, la “Sorgente Farina”, la “Sorgente Fanusa” e, prima di arrivare alla “Sorgente Virgilio” a quota 1.300, si passa nei pressi del rifugio forestale “Donnavida”, con l’omonima Sorgente, dove è possibile effettuare una prima sosta. Proseguendo lungo una pista interna della forestale (qui la strada è asfaltata) e giunti nei pressi di un cancello in legno, svolta a destra per la vecchia Trazzera Regia che gli allevatori utilizzavano per la transumanza degli animali. Da questa trazzera si raggiunge la località Serra Spina a quota 1558 metri s.l.m. Continuando per il sentiero che in questo tratto si mantiene alla stessa quota e guardando l’Etna sullo sfondo, tra pascoli di montagna e zone rimboschite, si arriva all’ Obelisco di Nelson, in località Serra del Mergo, (1553 metri s.l.m). 
Tale località segna il punto di mezzo dell’itinerario. L’Obelisco, fu fatto erigere dal duca di Nelson per delimitare la ducea nel 1905. Questo luogo offre l’occasione per poter ammirare una spettacolare veduta dei Nebrodi, spaziando dal Lago Tre Arie alla Serra del Re alla vetta di Monte Soro, con il Mongibello che sovrasta in lontananza. 
Da qui in poi il cammino si svolge prevalentemente in discesa. Il sentiero in terra battuta in direzione nord-ovest lambisce la zona di Foresta Vecchia ed attraversa una fitta e suggestiva faggeta. A questo punto la strada scende verso valle passando dal Rifugio Arcarolo e dall’omonima Sorgente a quota 1568 metri s.l.m. Da qui il sentiero prosegue alla volta della “Sorgente del Medico” a quota 1553 metri s.l.m. La leggenda popolare vuole che l’acqua di questa sorgente abbia proprietà terapeutiche.

Nel tratto successivo, prima di incontrare la “Sorgente Sperone”, la vegetazione si caratterizza, tra l’altro, per la rigogliosa presenza dell’Agrifoglio (Ilex aquifolium
Nell’ultima parte dell’itinerario si arriva dapprima alla “Sorgente Valle dell’Uomo Morto” a quota 1360 metri s.l.m. per poi arrivare al punto di partenza nei pressi di Contrada Petrosino. 

L’itinerario, che si sviluppa prevalentemente entro il demanio forestale, è caratterizzato dalla presenza delle sorgenti e dalla vegetazione tipica dei monti Nebrodi. Il percorso è infatti contraddistinto da piante e boschi di roverella (Quercus pubescens), da maestosi cerri (Quercus cerris) e, salendo in quota, dal piano montano-mediterraneo, segnato dalla presenza dei faggi (Fagus sylvatica) e dell’agrifoglio (Ilex aquifolium). 

Lunghezza del percorso: 18 km circa 
Tempo di percorrenza: 7/8 ore (comprese le soste) 
Dislivello in salita: 750 metri 
Difficoltà: media, adatto a ragazzi ed adulti con esperienze di trekking e con un minimo allenamento.