Da Caprileone a Galati Mamertino

Castelli e monasteri tra le pieghe della roccia

 Transitando da Rocca di Caprileone si sale a CAPRILEONE, in cui la chiesa dell’Annunziata ospita una bella Annunziata, di Antonello Gagini; nella chiesa di S. Costantino, sull’altare maggiore è posta una grande tela attribuita a G. Tomasi (metà del XVII secolo). 

La strada prosegue toccando MIRTO, con notevoli chiese (Ss. Alfio, Filadelfio e Cirino, con statue dei Titolari, Chiesa del Rosario, chiesa di S. Maria di Gesù, chiesa dei Cappuccini, chiesa di S. Nicola). La Chiesa Madre ospita opere interessanti: un ciborio gaginiano, una statua marmorea della Vergine di G. Di Battista, del XVI secolo, le statue lignee di S. Tecla e S. Lucia, dipinti di G. Tomasi, un tetto ligneo.

 

Si sale a FRAZZANO’ dove le due principali chiese, la Matrice e S. Lorenzo presentano eleganti prospetti barocchi e custodiscono statue e dipinti interessanti; di grande richiamo culturale è il vicino complesso conventuale di S. Filippo di Fragalà, rifondato nel XII secolo dal Granconte Ruggero e abitato da una comunità basiliana; vi insistono i ruderi di una precedente chiesa absidata. La chiesa normanna presenta una pianta a T ; nelle tre absidi rimangono tracce di un ciclo di affreschi di tipo bizantino (Ascensione e Santi nel catino della principale); interessante il giro dei vari ambienti disposti intorno al cortile, rimaneggiati in varie epoche e ancora oggetto di restauri.

 

Si continua raggiungendo LONGI, con un Castello assediato da vecchie case nel quartiere più antico. La Chiesa Madre custodisce opere marmoree e lignee e tele; nel presbiterio, coperto da soffitto a cassettoni, sono una cantoria lignea intagliata del 1631 e un prezioso organo. Nella chiesa dell’Annunziata è presente una statua marmorea della Titolare, di A. Gagini; interessante è  anche la chiesa del SS. Salvatore.

 

Si sorpassa il torrente Milè e si sale a GALATI MAMERTINO; al centro della cittadina è piazza San Giacomo, su cui prospetta la “Palazzata”, lunga teoria di dimore notabili che si conclude col tardorinascimentale Palazzo De Spuches. Di fronte a questo sorge la Chiesa Madre (secc. XVI-XVII). Al suo interno sono notevoli dipinti sei-settecenteschi, statue lignee e marmoree, un bel Crocifisso. Tra le statue rinascimentali, un’Annunciazione, di A. Gagini e una Trinità di A. Persio; nella Chiesa del Rosario è una delicata Madonna di Antonello Gagini. Nel quartiere più antico sorgono la Chiesa di S. Luca e la chiesa di S. Caterina, che custodisce una statua marmorea della titolare e un Crocifisso, tradizionalmente attribuito a fra’ Umile da Petralia. In cima al colle sono i ruderi del Castello e della chiesa di S. Michele.