Tusa e valle dell'Haleso

Dalla Civiltà Classica al Medioevo e all’Arte contemporanea

Partendo da CASTEL DI TUSA, borgo marinaro in cui si trovano il Castel San Giorgio, fortificazione di età medievale posta sul promontorio in vista dell’arcuata spiaggia, e una necropoli di età ellenistico-romana, si sale per Tusa, passando per l’area archeologica di HALAESA ARCONIDEA, su una collinetta segnata da secolari olivi. La città fu fondata da Arconide, tiranno di Herbita nel 403 a.C., e fu fiorente in epoca romana; per le distruzioni dovute agli arabi, i suoi abitanti si trasferirono più a monte, nell’attuale Tusa. Gli scavi hanno messo in luce una necropoli (colombario romano),  tratti delle mura isodome e alcune parti dell’abitato adiacenti al decumano; partendo dalla medievale chiesetta di S. Maria di Palati, accanto a cui è allestito il Museo (statue romane, epigrafi, laminette bronzee con testi incisi) si può raggiungere l’Agorà, un tempo limitata su tre lati da un portico con sacelli, pavimentata in cotto e con basi di monumenti; resti di abitazioni sono a valle e oltre l’agorà, in prossimità del monumentale Muro di contenimento dell’Acropoli.

Raggiunta TUSA, si tocca all’inizio dell’abitato la chiesa di S. Maria di Gesù, con statua marmorea cinquecentesca e bei dipinti; superata la Chiesa di S. Caterina si sale a destra alla “terra”, la parte medievale della cittadina, introdotta da una porta ogivale che si apre sul sagrato della Chiesa Madre (XVI secolo; davanti è la medievale Torre civica (campanile). L’interno ospita sculture marmoree, tele seicentesche, un dossale marmoreo cinquecentesco, un pregevole coro e belle sculture lignee dei Li Volsi. Nell’abitato antico sono interessanti le chiese di S. Nicola, di S. Giovanni del Convento e i ruderi del Castello; nella chiesa di Loreto è un piccolo Antiquarium con statue e mosaici di una villa romana.

Risalendo la Valle dell’Aleso si tocca PETTINEO, cittadina disposta su un colle dominato da ruderi del Castello; nella piazza centrale prospetta la Chiesa Madre, ricca di opere: notevole è la cona marmorea sull’altare maggiore. Molto interessanti sono pure i dipinti nelle cappelle maggiori. Meritano una visita le chiese di S. Sebastiano, dal soffitto a capriate del 1580, e la chiesa di S. Oliva, la Patrona della cittadina.

Seguendo la strada verso Est si sale a MOTTA D’AFFERMO, centro disposto scenograficamente su una sella naturale; nel quartiere più antico, la Chiesa Madre presenta una bella facciata di V. Marvuglia e un interno trinavato con notevoli opere d’arte (statue lignee e dipinti); nel quartiere in basso, la Chiesa di S. Rocco e l’adiacente Oratorio di S. Filippo Neri mostrano una elegante decorazione settecentesca in stucchi.  Nella località Cozzo Sorbo è stata rinvenuta una necropoli di età romano-imperiale, con decine di tombe a fossa coperte da grandi lastre in pietra.  Proseguendo da Pettineo verso Castel di Lucio si può fare una deviazione al Castello di Migaido (XV secolo), con poderosa torre circolare e chiesetta che presenta interessanti affreschi medievali (Pantokrator).

Si raggiunge CASTEL DI LUCIO, con un pittoresco quartiere arroccato ai piedi del torrione superstite del Castello. Oltre alla Chiesa Madre (statue lignee dei secc. XVI-XVII, tra cui la bella “Flagellazione” di G.B. Li Volsi (1606), nell’abitato sono varie chiesette e Oratori delle Confraternite; interessante il Convento di S. Francesco, con decorazioni neoclassiche ed un affresco del 1818 raffigurante la Madonna in gloria che protegge l’abitato di Castelluzzo.

Quasi un itinerario a sé stante potrebbe essere quello che tocca nella Valle le opere moderne (“land art”) della FIUMARA D’ARTE. Si segnalano qui le più interessanti: nella Marina di Reitano è la “Finestra sul Mare”, di T. Festa; più a monte, nel Comune di Motta sono la piramide del “38° parallelo”, di M. Staccioli e “Energia Mediterranea”, di A. Di Palma; seguendo il fiume si incontra “La Materia poteva non esserci”, di P. Consagra, mentre a Castel di Lucio sono realizzati il “Labirinto di Arianna” (I. Lanfredini) e il “Muro della Vita” (cinquanta giovani artisti da tutta Europa).